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Sapete, è trascorso quasi un anno da quando ho deciso di lanciare nell'immenso spazio del web questo grande contenitore di buone idee e buon rock chiamato The Rock Explosion. Da quel momento ce ne sono state di grandi soddisfazioni e altrettanto grandi delusioni, che si sono alternate in un lungo periodo di sudore e fatica, ma è anche vero che il forte trasporto verso l'underground ci ha caratterizzati fin dall'inizio. Poi, un giorno, mi sono svegliato ed ho letto fra le dozzine di e-mail quella di una giornalista olandese, che voleva vedere pubblicate le proprie interviste anche in versione inglese proprio su The Rock Explosion. E' così sono entrato in contatto con Silvia. Qualche mese dopo le sue promesse sono diventate realtà, e mi sono visto recapitare questa intervista con i Tristania. Certe volte ci piace variare, e poi non ho mai voluto che The Rock Explosion andasse solamente in una direzione, correndo dietro ad un solo stile musicale. Sì, il rock'n'roll lo amiamo, ma so da dove vengo e sarei un folle se vi dicessi che il metal, in molte delle sue forme, non ha rivestito una parte essenziale nella mia continua ricerca musicale. Poi The Rock Explosion è nato per essere una 'zine zeppa di informazioni, ed anche se abbiamo ancora dei limiti, sappiate che le nostre porte sono sempre aperte a collaborazioni varie ed eventuali, sia in Italia che all'estero. Quindi ringrazio vivamente Silvia e vi invito a leggere questo ottimo articolo, dove la nostra olandesina volante è in compagnia di Vibeke e Anders.

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I TRISTANIA, RISORTI COME L'ARABA FENICE, SONO PRONTI AD ACCENDERE ANCORA L'ENTUSIASMO DEI FANS
(di Silvia Deurwaarder, fotografie di Edward vd Ende di Concert Visions)

"ASHES", LA NUOVA CREATURA
Ci sono band capaci di restare in silenzio per anni, per poi tornare alla ribalta più forti di prima, e tra queste ci sono i Tristania. Dopo il loro ultimo lavoro intitolato "World Of Glass", risalente ormai al 2001, la band si era presa una pausa. Ma quest'estate sono tornati a esibirsi dal vivo durante il festival teutonico M'era Luna, e ora sono on the road con Therion e Trial Of Tears. Ebbene sì, i Tristania sono decisamente tornati, ma a confermarlo sarà la release del nuovo album dal titolo "Ashes", la cui uscita è prevista per il prossimo Gennaio.
Personalmente, non senza una certa emozione (in fondo sono la band che seguo da quando avevo 15 anni!) ho avuto modo di incontrarli il 2 novembre, subito dopo il loro live show a Tilburg (Olanda), e in quell'occasione ho scambiato quattro chiacchiere con la front lady Vibeke Stene e il chitarrista solista Anders H. Hidle. Sin dalla prima risposta che mi hanno dato, ho avuto l'impressione che, ad accendere l'animo dei Tristania, sia davvero una grande devozione e una vera e propria passione per la musica. L'intero incontro, avvenuto tra le quattro mura del backstage, è durato un'ora, ma è stato un momento magico per me, per tanti motivi, e mi ha fatto estremamente piacere che a rompere il ghiaccio sia stata proprio la stessa Vibeke, alla quale si è aggiunto subito dopo anche Anders. Mi hanno subito detto di essere entusiasti del tour con i Therion: "Non saliamo su un palco da più di due anni, ed è decisamente venuto il momento di rompere l'astinenza! E' stata un'ottima idea quella di tornare a esibirci adesso, quando non manca molto all'uscita del nuovo album. Approfitteremo di questo tour per mantenerci in allenamento. E poi i Therion sono davvero persone deliziose!" Anche Anders interviene a dire la sua, precisando che in realtà, non è la prima volta che i Tristania condividono le date dal vivo con i Therion, con i quali si divertono molto. E poi aggiunge: "Inoltre è un'ottima occasione per raggiungere un numero più vasto di potenziali fans." Ma quando mi azzardo a chiedere se per caso non avessero avuto la sensazione di dover faticare maggiormente durante la loro performance proprio perché aprono lo show per i suddetti colleghi, mi hanno risposto entrambi all'unisono con un deciso "Assolutamente no!". Poi Vibeke spiega con la sua voce vellutata sorridendo, che per loro è fondamentale dare il meglio di se stessi durante tutte le esibizioni dal vivo. E Anders le dà man forte: "Sai, credo che live shows come questi ci diano l'opportunità di metterci in gioco e di migliorarci come live-band, perché vogliamo riuscire a sprigionare anche in queste occasioni la stessa energia che sappiamo tirare fuori durante i nostri concerti da headliners, che sono in programma per il prossimo anno." Certo, penso, che essere on tour può diventare un affare stressante, specie quando ogni sera una band è spinta a dare costantemente il cento per cento sul palco, e a fare di tutto per soddisfare i propri fans. E Vibeke per l'appunto è costretta ad ammettere che a volte è davvero difficile, ma può contare sull'aiuto e il supporto dell' intera band e dello staff, mentre Anders mi confessa che per lui, invece, è molto importante potersi concentrare da solo per entrare in un certo stato mentale di vitale importanza prima di salire on stage.

"ASHES", LA NUOVA CREATURA
Ma adesso passiamo a parlare del nuovo album dal titolo significativo di "Ashes". Prima di entrare nella fase di elaborazione del nuovo materiale, c'è stato un periodo di silenzio di qualche anno, durante il quale la band si è presa un break per pensare ai progetti futuri. E questa decisione li ha ripagati di nuova vitalità e forza da convogliare nella creazione del prossimo album. Gli occhietti di Anders brillano di una luce particolare quando inizia a parlarmene: "E' un album molto diretto, decisamente più potente rispetto a qualsiasi altro che abbiamo realizzato. Ne siamo molto orgogliosi, anche perché contribuisce a mostrare un aspetto di noi stessi che non conoscevamo, ma allo stesso tempo è altrettanto inconfondibilmente intriso del sound dei Tristania. Comporlo è stato un processo molto naturale, anche se la fase creativa all'interno della band non è sempre stata così semplice." La carismatica front lady lo interrompe: "Infatti, abbiamo continuato a tenere le tastiere per rifinire il sound e renderlo più maestoso, ma forse in questo album sono utilizzate in maniera più organica." E Anders, esaltatissimo, si precipita a precisare: "E' un lavoro senz'altro più aggressivo, anche se ci sono pezzi di grande accessibilità. Fondamentalmente, però, ci siamo concentrati maggiormente sull'elemento chiave delle canzoni." Ovviamente ci sono state fasi di composizione discusse nella band, ma il risultato finale sembra proprio fare contenti tutti, sebbene, durante il processo compositivo, chi in maniera più pesante e chi meno, un po' tutti abbiano sentito una certa pressione. E' stata Vibeke a soffrirne in maniera più forte: "Mi sono sentita ancora più in dovere di ottenere un buon risultato, di tenere duro e fare del mio meglio." E adesso è molto felice di come stanno andando le cose: "E' fantastico poter essere di nuovo on tour e aver realizzato questo album. Non vediamo l'ora che sia pubblicato! Il nuovo management della SPV ci è stato di grande aiuto." E Anders rincara la dose: "Abbiamo raggiunto una stabilità e un'affinità tra noi che non avevamo mai sentito prima. E poi è grandioso poter guardare i nostri fans negli occhi e poter dire che siamo tornati con un grande album e tanta energia!" La scelta di cambiare label è stata di fondamentale importanza per la band e Anders precisa che non è stata dettata tanto da una questione economica, quanto dalla volontà di vedere la band pubblicizzata in maniera più efficace.

COMPLESSITA' MUSICALE
Per un profano, gli arrangiamenti che caratterizzano il sound targato Tristania, possono sembrare di una complessità paurosa: cori, tastiere, violini e seconde e terze voci. Quando faccio ad Anders questa osservazione, stranamente si intimidisce, ma mi assicura che la genesi di ogni pezzo ha inizio da una semplice linea melodica. Vibeke cerca di spiegarsi meglio: "E' un po' come costruire una casa e fare numerosi tentativi per veder se regge. Ci piace sperimentare e lavorare in studio. Il tastierista ha un ottimo orecchio per l'armonia e gli arrangiamenti. Ma in realtà comporre musica per noi è davvero qualcosa di naturale. In passato non abbiamo apportato sensibili cambiamenti tra i nostri lavori, e questo credo sia un aspetto importante. Infatti adesso, anche se ci lasciamo tentare dalle sperimentazioni, le basi del nostro sound restano comunque inconfondibili." Così, mentre mi arrovello le meningi per cercare di capire esattamente di quali basi parli, Vibeke ci rivela: "Possiamo vantare ben tre vocalist con registri vocali diversi e un tastierista davvero in gamba." Per Anders la loro originalità sta sì nei particolari arrangiamenti di tastiera, ma soprattutto nelle diverse emozioni che stanno alla base delle loro composizioni. Vibeke lo interrompe sorridendo: "Sì, ancora oggi, quando ascolto qualche vecchia song che pure ho cantato centinaia di volte, mi vengono i brividi". Quando le nuove gothmetal band Within Temptation e Nightwish si sono affacciate sul mercato musicale, sui Tristania è sceso l'oblio. Vibeke ci pensa ancora con una punta di amarezza, e a volte si chiede se non si fossero fermati per tutto questo tempo cosa sarebbe successo. Anders, invece, sembra non avere dubbi. Per lui un mercato in cui tutti devono lottare per accaparrarsi la loro fetta di pubblico non è poi un bell'affare. "Adesso alle gothmetal bands sta succedendo la stessa cosa che era successa a quelle nu-metal qualche anno fa. Tutto sommato credo che una situazione del genere abbia anche dei risvolti positivi. Penso che il mainstream non costituisca una mancanza per i Tristania. Non è per via dei fans, ma vogliamo solo essere noi stessi." E Vibeke aggiunge: "Questo è il modo migliore per fare musica. Solo così puoi imprimere nel sound le tue emozioni, essendo sempre te stesso. Noi non scendiamo a compromessi."

PROFONDE MOTIVAZIONI
Le origini dei Tristania risalgono ormai al 1996, ma io ci tengo comunque a sapere dalla loro stessa voce le motivazioni che li hanno portati a diventare quello che sono oggi. Vibeke si lascia andare a una mezza risata: "E' già passato tutto questo tempo! Per me lo stimolo più forte è sempre stato la grande voglia di cantare. Ho cominciato quando ero ancora una bambina. E adesso è bello poter condividere le mie emozioni col resto della band che per me costituisce un grande input." Per Anders la devozione nei confronti della dea musica è totale e aggiunge: "Abbiamo tutti dei gusti diversi in ambito musicale, e questo ci regala quella diversità che ci aiuta a rendere originale il nostro sound." Vibeke continua a parlare delle sue emozioni: "Ogni parte che canto mi dà sensazioni diverse. Tecnicamente ho una buona impostazione classica, ma senza la passione e le emozioni, la tecnica, anche la più raffinata, non serve a molto. Non avremmo mai pensato di arrivare fin qui, e la cosa ci entusiasma sempre moltissimo. I Tristania chiedono sempre il massimo a se stessi." Anders sembra soddisfatto dalla frase conclusiva di Vibeke: "Sì, è vero. A un certo punto ci siamo ritrovati a decidre cosa fare del nostro futuro ed ecco che è nato "Ashes". Qualche idea sembrerà perfino precedente a "World Of Glass", ma ci è voluto tutto questo tempo proprio perché abbiamo chiesto sempre il meglio da noi stessi." Entrambi mi confessano di avere davvero sentito soprattutto la mancanza della dimensione live e della vita on the road, ma nel frattempo non erano rimasti ad aspettare, visto che hanno approfittato della lunga pausa per scrivere i nuovi pezzi e buttare giù nuove idee. Ad Anders è affidata la conclusione della nostra piacevole chiacchierata: "Questa volta mi sento di essere davvero ottimista, perché la band sta lavorando duro e sta attraversando una fase di grande creatività. Il nostro obiettivo primario è vivere della nostra devozione per i Tristania."

Si Ringraziano i Tristania, l' organizzazione di Venue 013, Carlos Reuter e il manager Carlo.

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